Nasciamo nel 1982 come gruppo di operatori socialmente motivati, impegnati nella deospedalizzazione delle persone provenienti dai reparti dell’ex ospedale psichiatrico di Collegno.
In pochi anni, grazie alla legge Basaglia del 1978 e al lavoro con il professor Agostino Pirella, suo allievo e collaboratore, siamo riusciti a restituire alle persone che ci erano state affidate una dignità, una casa, un contesto sociale in cui vivere fuori dall’istituzione manicomiale.
In quegli anni abbiamo realizzato sul territorio comunità alloggio, gruppi appartamento, servizi di autonomia, centri diurni, servizi progettati per favorire il superamento dell’ex O.P. e consentire agli ex degenti disabili di essere accolti in un clima familiare e dignitoso.
Da quel momento ci siamo lanciati in nuove sfide, in diversi territori, investendo in un continuo percorso di ricerca nel campo socio-assistenziale ed educativo-culturale.
Oggi gestiamo complessivamente 14 servizi rivolti a persone con disabilità, in due diversi poli territoriali: Torino e hinterland e Valle di Susa.
Collaboriamo con quattro A.S.L. (TO1, TO2, TO3 e TO5), con il Comune di Torino, con i Consorzi Intercomunali di Nichelino (C.I.S.A. 12), Rivoli (C.I.S.A.), Collegno e Grugliasco (C.I.S.A.P.) e della Valle di Susa (Con.I.S.A.).
Aderiamo alla LEGA delle Cooperative, al Consorzio di cooperative sociali N.A.O.S., al Fondo di mutualità integrativa sanitaria Solideo e alla Società di Mutuo Soccorso Solidea.
Siamo sede, nei nostri servizi, del Servizio Civile Universale.
Per offrire un servizio di qualità alle persone e contribuire a creare una comunità più inclusiva, continuiamo a interrogarci su come rendere attuale quell’istanza di giustizia sociale che ha dato origine alla nostra impresa ed è ancora parte fondante del nostro DNA.
Per questo motivo ci impegniamo a operare in una dimensione di scambio e confronto con altre realtà per dar vita a nuovi progetti, buone prassi e fruttuose contaminazioni.
Ci impegniamo a considerare la persona, con i suoi diritti e desideri, al centro di ogni progettualità, in un’ottica di empowerment. Per questo: